CALCIOWEB.EU (Carmelo Barillà) – Nato a Belèm, il 19 febbraio 1954, Socrates è stato un grande centrocampista brasiliano. Era anche chiamato il «dottore», visto che si laureò in medicina senza però mai esercitare la professione. Calciatore longilineo e propenso alla manovra era anche un ottimo realizzatore. Socrates ha iniziato la sua carriera sportiva nel Botafogo di Ribeirao Preto nel 1974. Dal 1978 al 1984 ha poi militato nel Corinthians. Qui creò la cosiddetta Democrazia corinthiana. Cercò di trasformare una società di calcio in un sistema socialista in cui le piccole e grandi decisioni venivano prese all’unanimità. Si partiva dall’orario dei pasti («venivano proposte tre soluzioni diverse che poi dovevano essere votate. E si accettava la scelta della maggioranza. Non emersero mai problemi») e si finiva col ritiro, considerato da Socrates l’estensione dell’autoritarismo della dittatura alla quotidianità di una squadra di calcio. Sulle magliette c’era la scritta “Democrazia”. Parlò davanti a un milione e mezzo di persone, promettendo che sarebbe rimasto in Brasile se fosse passato un emendamento costituzionale che ristabilisse libere elezioni presidenziali. Non passò. E Socrates andò alla Fiorentina. Giunto in Italia gli chiesero “Chi è l’italiano che stima di più, Mazzola o Rivera?” “Non li conosco – rispose -. Sono qui per leggere Gramsci in lingua originale e studiare la storia del movimento operaio” […]
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