LAZIOCHANNEL.IT – Il 20 agosto 1875 nasce a Roma Luigi Bernardo Maria Saverio Bigiarelli. Figlio di Mariano e Rosa Manni e fratello di Giacomo, Pia e Anna. Di lui abbiamo la descrizione fisica che è stata data dai suoi amici. Media statura, occhi azzurri e sinceri, lineamenti regolari e carnagione bruna. Era soprannominato, con tipica ironia romana, “er puntale” a causa di una barba che finiva con una punta molto aguzza. Nel 1895 risulta volontario ordinario nel 12° Bersaglieri. Sergente del 14° Battaglione di Fanteria Africa prese parte alla battaglia di Adua del 1° marzo 1896 in cui vennero uccisi dagli Etiopi più di 5mila soldati italiani.
IL RITORNO A ROMA
Il 29 marzo 1896 Luigi tornò da Massaua a Roma. Suggestionato dal racconto delle gesta degli atleti che avevano preso parte alle Olimpiadi di Atene del 1896, decise di cimentarsi in varie prove sportive ma con una certa predilezione per il podismo. Il luogo di Roma dove maggiormente si praticava lo sport era quello compreso tra la sponda destra del Tevere e la collina di Monte Mario. Qui si trovava l’ampia spianata della Piazza d’Armi in cui la mattina si vedevano i militari impegnati nelle esercitazioni e il pomeriggio gli atleti di varie discipline sportive. Bigiarelli, insieme al fratello, si cimentava in allenamenti atletici di resistenza allo sforzo, gare di velocità e nuoto.
I CIRCOLI SUL TEVERE
Il Tevere con i suoi aristocratici circoli natatori e di canottaggio era il luogo giusto per fare amicizia con altri sportivi. Ed insieme iscriversi alle varie gare che si organizzavano a Roma. Alcuni di questi sportivi, compresi Luigi e Giacomo, facevano parte di un gruppo non ufficiale chiamato Liberi nantes. Tale gruppo faceva base su un barcone ancorato sotto ponte Margherita. Nel periodo più caldo invece si appoggiavano al galleggiante del “Bagno Talacchi” che si trovava sulla sponda opposta. Il nome di questi atleti è stato tramandato dalla tradizione e da qualche documento: Luigi Bigiarelli, Giacomo Bigiarelli, Odoacre Aloisi, Alceste Grifoni, Galileo Massa, Arturo Balestrieri, Giulio Lefevre, Enrico Venier, Alberto Mesones. Costoro vengono ricordati come i Fondatori. Con loro vi erano anche altri giovani che facevano parte del gruppo come Olindo Bitetti, Tito Masini, Tullio Mestorino, Giuseppe Valle, Rinaldo Fortini.
LE RADICI DELLA SOCIETA’
Il più determinato sicuramente era Luigi. Lui aveva già partecipato a gare di podismo e aveva coperto la Roma-Firenze in 67 ore. Inoltre nel 1899 era divenuto Campione del Lazio di corsa veloce grazie alla vittoria conquistata in una gara sui 120 mt a Villa Pamphili. L’idea di formare una Società Sportiva gli venne a a causa del fatto che il gruppo voleva pendere parte al “Giro di Castel Giubileo” del 21 aprile (Natale di Roma) del 1900, ma il regolamento ne impediva l’iscrizione agli atleti non appartenenti a società sportive ufficiali.
NON SOLO PODISMO
Oltre al podismo Luigi praticava con successo anche il nuoto. I giornali dell’epoca lo citavano come specialista delle gare di fondo. Ad agosto del 1898 si piazzò al secondo posto nel CampionatoRoma su un percorso di mt 7.500 che si sviluppava dalla foce dell’Aniene allo scalo della casina sociale della Rari Nantes in Riva Albero Bello. Bigiarelli fu battuto soltanto dal fortissimo Leonardo Forlivesi che impiegò 59 minuti contro i 70 di Luigi. La gara era stata organizzata del giornale La Tribuna e valeva per il titolo di CampioneRomano del 1898. Il 14 agosto dello stesso anno Bigiarelli partecipò a una gara di campionato ad Anguillara e si misurò con i ventotto migliori nuotatori italiani giungendo tra i primi.
LA NASCITA DELLA SOCIETA’ PODISTICA LAZIO
Fu proprio Luigi che ebbe l’idea di formare una società negli ultimi giorni del 1899. Lanciò allora la proposta ai compagni che accettarono entusiasti. Le strategie venivano studiate su una panchina di Piazza della Libertà. Sopra il barcone succitato che fu chiamato per la sua modestia, Pippa Nera. Forse deformazione irriverente del nome del circolo remiero Nera che aveva sede nel barcone. Dopo varie discussioni, escludendo volutamente il nome di Roma in quanto già esistente la GinnasticaRoma e, volendo comprendere tutta l’area in cui si trova la capitale, fu deciso di chiamare la nuova società SocietàPodistica Lazio e i suoi colori furono il bianco e celeste del vessillo della Grecia, nazione in cui era nato l’ideale olimpico e che aveva ospitato le prime Olimpiadi moderne del 1896.
LA NASCITA DELLA S.S. LAZIO
Non si è a conoscenza di chi ebbe l’onore di scegliere il nome e i colori della Società. E’ probabile che fu un’idea comune nata dalle proposte di tutti. Anche se la tradizione vuole che LuigiBigiarelli abbia scelto i colori e il giovane OlindoBitetti il nome. La Società nacque ufficialmente il 9 gennaio 1900. Sul luogo di nascita, come segno della nuova Società, fu scritto a lettere grandi con la vernice sul parapetto del fiume S.P. Lazio. La nuova Società aveva persino un inno, intitolato “Inno alla Lazio”, che Balestrieri eseguiva con la sua ocarina ogni volta che un nuovo atleta diveniva socio laziale. Bigiarelli non volle che ci fosse un presidente in quanto secondo lui lo sport era assoluta uguaglianza fisica e intellettuale e quindi negava il concetto di “primus”.
LO STATUTO SOCIETARIO
Il 13 gennaio 1900 vennero stabilite e pubblicate le ventuno regole dello statuto societario. Da quel 9 gennaio la Lazio iniziò quel percorso sportivo, sociale e culturale che non ha eguali ne’ a Roma ne’ in Italia, in Europa e nel Mondo. Nel frattempo la nuova società era cresciuta sia come fama che come numero di soci e quindi si rese necessario il potenziamento delle strutture. Le quote sociali che gli atleti potevano versare per la gestione erano sempre insufficienti e presto iniziarono ad avere gravi problemi finanziari. Vennero venduti anche i trofei vinti e questa decisione non fece contento Luigi che non poteva sopportare un simile gesto in quanto il suo idealismo e la sua concezione dello sport negavano qualsiasi commistione con il denaro.
IL TRASFERIMENTO IN BELGIO
Nel frattempo il fratello Giacomo si dovette trasferire a Bruxelles per i suoi affari legati al commercio e Luigifu costretto a seguirlo. La partenza avvenne nel 1902. Luigi volle portare con sé anche le magliette da gara biancocelesti con la scritta S.P. Lazio sul petto. A Bruxelles vivevano nella zona dei mercati, in Rue de Sainte Catherine n. 6. Negli anni seguenti sia Il Messaggero che la La Gazzetta dello Sport riportarono i successi che Luigi coglieva in Francia e in Belgio in prestigiose gare podistiche internazionali in cui il fondatore prendeva parte iscrivendosi come atleta della Lazio di Roma. Luigi fece registrare il tempo di 2 ore 28 minuti e 32 secondi sui 30 km di marcia che costituì il record mondiale.
IL SOGNO ERA ORMAI REALTA’
Il vecchio ideale fu così propagato in Europa con infinito orgoglio di appartenenza e amore per quei colori. Dopo appena un anno dal suo trasferimento nell’aprile 1903 Luigi e Giacomo Bigiarelli tornarono a Roma dove, come confermano i giornali dell’epoca, fu accolto con grande entusiasmo dalle società podistiche. Ad agosto Luigi e Giacomo partecipano a un match di waterpolo ad Anzio. LuigiBigiarelli morì giovanissimo, a 32 anni, a Bruxelles il 16 febbraio 1908 probabilmente a causa di una polmonite trascurata.
IL RICORDO DELLA GAZZETTA DELLO SPORT
“Qui non si parla di una nuova vittoria del forte marciatore romano. Da molto tempo Luigi Bigiarelli aveva abbandonato il suo sport preferito, pur rimanendo un amico appassionato, non dimenticando anche, nei brevi momenti lasciatigli liberi dalla sua professione, la nostra Gazzetta alla quale spesso collaborò. Oggi il suo nome è unito all’angoscioso annuncio della sua morte. A Bruxelles, dove con la sua attività insaziabile era riuscito a far prosperare una buona azienda, il nostro povero amico è stato strappato alla vita nell’ancora giovanissima età di trentadue anni. La notizia commuoverà quanti come noi avendo conosciuto Luigi Bigiarelli ne apprezzarono le doti e la sincera sua passione per ogni manifestazione sportiva e riuscirà non meno dolorosa per quanti ricordano ancora il marciatore elegante e veloce e le sue clamorose vittorie. Luigi Bigiarelli fu con Arturo Balestrieri l’entusiasta fondatore della Società Lazio“.