Il sito ITALIAOGGI.IT riporta il regolamento del primo codice della storia del calcio, venduto all’asta per una cifra sopra i 60 mila euro.
[…] A leggere queste regole ottocentesche si può dire che il football inglese di 170 anni fa era più simile al rugby che al gioco di oggi. In effetti non si percepiva molto la differenza fra i due sport. Nonostante l’articolo 8 del codice del calcio, intercettare la palla con la mano era permesso se a tirare era stata la squadra avversaria. Inoltre, il testo non indicava la dimensione del campo di gioco, che non era definita, e neppure il numero di giocatori. L’arbitro non era previsto: a mettersi d’accordo, in caso di contestazioni, erano direttamente i capitani delle due squadre.
In Inghilterra i giochi con la palla erano regolarmente praticati fin dall’epoca medioevale, anche se la Grecia e la Cina rivendicano il primato nell’antichità. A metà del XIX secolo le università e le scuole private inglesi cominciarono a regolamentare il football. Nel 1848, l’università di Cambridge ne aveva scritto una prima versione, ma fuori dal mondo dell’accademia è stato lo Sheffield a codificare le norme. Qualche anno dopo, nel 1863, l’associazione inglese del calcio scriverà le proprie regole. Fino alla loro fusione, nel 1878, praticamente erano in vigore diversi regolamenti che venivano applicati in maniera parallela […]
(ITALIAOGGI.IT di Redazione)
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