GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Ci sono momenti in cui uno spazio, un luogo, una città sono il centro del mondo. Quei momenti diventano poi patrimonio di un “popolo” che, generazione dopo generazione, lo rivive nei racconti, nelle foto, nei quotidiani… nelle parole di chi era presente… di chi può tramandare l’emozione per averla provata. Uno di questi momenti è, per la città di Taranto, l’8 settembre 1968. Una data ben scolpita nelle menti di chi ha a cuore le sorti della Taranto calcistica, ma non solo. Al “Salinella”, ora “Erasmo Iacovone”, va in scena un’amichevole di lusso, dal forte sapore europeo, dal profumo di “Coppa dei Campioni”: il Real Madrid giunge nella “Città dei due mari”. Non solo tarantini allo stadio, ma anche tanti altri appassionati tifosi del Sud Italia che cercano di accaparrarsi un tagliando valido per poter essere al “centro del mondo”, almeno una volta, almeno per una serata. La cornice di pubblico è ovviamente importante, divertita e calorosa; ha voglia di calcio, ha voglia di un calcio che conta. Non è importante il risultato in questa serata, piuttosto è importante essere vicino alla squadra e godersi gli “ospiti”, imbottiti di campioni del calibro di Amancio, Gento e Sanchís tanto per citare i più attesi.
Il prezioso tagliando (dal sito fondazionetaras.it)
Ne risulta una buona prestazione dei padroni di casa che “impongono”, si far per dire, ai plurititolati avversari uno striminzito vantaggio alla fine della prima frazione di gioco: solo un 0-1. Complice una poca freddezza sotto porta del reparto avanzato madrileno, oltre a una prestazione importante in fase di contenimento dei padroni di casa, le merengues nel primo tempo riescono a siglare una sola rete e precisamente al 12’, dopo un traversone di Gento e un colpo di testa di Amancio. I due attaccanti iberici infatti deliziano il pubblico con le loro giocate facendo risultare il prezzo del biglietto non una spesa ma un investimento. Nel primo tempo il Real guadagna ben undici calci dalla bandierina oltre il consenso dei tifosi locali che si lasciavano andare ad applausi scroscianti.
Nella seconda frazione di gioco la maggiore esperienza e la classe infinita prendono il sopravvento: gli spagnoli siglano altre tre reti. Al 56’ il solito scambio Gento-Amancio con palla a Veloso: tiro da fuori e palla in fondo al sacco per il raddoppio. Al 61′ Amancio supera Bertini in uscita e all’81’ Bueno si libera in area e batte il portiere tarantino. Rimangono, al fischio finale, gli applausi per tutti e una buona, buonissima prestazione per la squadra di casa, in considerazione anche dell’enorme differenza dei valori in campo.
Schierata mista (Collezione Niko Molendini)
Uno 0-4 comunque dignitoso di cui andare fieri a pochi giorni dall’inizio del campionato. Un campionato in cui le tante attese saranno alla fine premiate, anche se con una sentenza della CAF, dopo un campionato entusiasmante con l’approdo nella tanta attesa serie B. “Il comportamento del pubblico sugli spalti è stato esemplare e al fischio finale madrileni e tarantini sono stati salutati da una calorosa ovazione della folla” (Cit. Corriere dello Sport, 9 settembre 1968). Quella folla, come quella attuale, merita palcoscenici di questo tipo. E’ passata una vita, ma non si può dimenticare quella giornata di cinquanta anni fa!
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Le foto dello Slide Show ci sono state concesse dall’Avv. Vincenzo Di Maggio che ringraziamo. Ringraziamo altresì Franco Valdevies, per le foto messe a disposizione, e il “facilitatore” Niko Molendini, noto collezionista di maglie del Taranto (qui puoi trovare l’intervista a Niko).