“[…] La vita ti offre delle opportunità e tu devi essere bravo a coglierle. Queste opportunità per me erano gli spazi. Erano loro che in ogni momento si trasformavano in ipotetici e fantasiosi campi da calcio, dove fare rotolare un pallone. La mia vera, unica passione. Il greto di un fiume, in questo caso l’Arno, dove spesso vedevamo il nostro pallone scomparire nella corrente. I campi di erba medica coltivati dai contadini, con la paura che arrivassero, quasi sempre insultandoci brandendo i loro attrezzi che usavano poi per bucarci il pallone. I giardini pubblici dove disturbavamo le mamme con i bambini, impaurite dalle pallonate.
Ma il vero grande ritrovo era l’Oratorio. Indimenticabile. Spazio sicuro per tutti, genitori e ragazzi. Dove vai? chiedeva la mamma. All’oratorio, era la risposta che ti garantiva sempre l’uscita. Adesso questi spazi si sono ridotti, hanno cambiato nome: Accademie […] Spero davvero che i ragazzi di oggi possano ritrovarli al di là dei sogni di gloria, di fama, di successo e di soldi”
da Specchio di Marco Tardelli
