[…] Senza Berlino, però, la Bundesliga non può stare. […] Senza più l’Hertha, per trovare la sostituta bisogna andare a pescare dalla classifica della lega berlinese, uno dei campionati in cui si articola la seconda divisione tedesca. La prima è il Tennis Borussia Berlin, che ha giocato – in quanto vincitrice della lega – i playoff promozione, uscendone sconfitta. La seconda è lo Spandauer SV. Entrambe declinano però gentilmente l’offerta. […] A due settimane dal campionato, si decide di andare a pescare la terza classificata: il Tasmania Berlin, che tanto bene aveva fatto negli anni precedenti alla fondazione della Bundesliga. La dirigenza accetta: Berlino resta in Bundesliga, ma ora c’è da correre. […] Il capitano Hans-Günter Becker, tornato dopo essere stato avvisato della convocazione in Bundes dal vicino di spiaggia, si presenta dal suo capo, chiedendo otto mesi di part-time, con la promessa di tornare alla normalità subito dopo.
[…] Nell’improvvisazione si realizza l’impensabile: davanti agli 81500 spettatori che hanno riempito lo stadio Olimpico di Berlino, il Tasmania vince 2-0 grazie alla doppietta di Wolf-Ingo (“Ringo”, per gli amici) Usbeck. […] La classifica finale recita 8 punti, -14 dalla penultima, -16 dalla salvezza. Ma sono i numeri di contorno a raccontare l’agonia del Tasmania: 15 reti segnate e 108 subite, un solo punto ottenuto in trasferta (unica squadra della storia tedesca a non aver ottenuto almeno un successo fuori dalle mura amiche), peggiore sconfitta interna nella storia della Bundesliga (0-9 contro il Meidericher SV), 12 sconfitte complessive in casa, 31 match consecutivi senza vittoria e chissà cos’altro.