I racconti di Thomas Helveg a La Gazzetta dello Sport
Thomas Helveg, ex di Udinese e Milan, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Il giocatore danese ha parlato tanto dei ricordi legati a queste due squadre ma si è anche soffermato su alcuni temi attuali. Per quanto riguarda il passato racconta invece del suo arrivo sia in bianconero sia in rossonero e del suo rapporto con Bierhoff e Zaccheroni. Ecco alcuni estratti:
IL SUO ARRIVO AD UDINE: “A Udine arrivai nel novembre 1993 quando, prima della sentenza Bosman, le squadre potevano schierare tre stranieri. Ero giovane, ma mi sono ambientato bene perchè era un posto perfetto dove giocare senza pressione. Il primo anno siamo retrocessi in Serie B, ma siamo subito risaliti. Poi con Zaccheroni siamo arrivati terzi nella stagione 1997-1998”.
DALL’UDINESE AL MILAN: “Io, Oliver e mister Zaccheroni: eravamo il tridente dei friulani a Milano. La chiamata del Milan è stata una gioia immensa, un sogno che si avverava.”
I RAPPORTI CON BIERHOFF: “Con Oliver è nata un’amicizia vera. Ci sentiamo ancora oggi. Abitavamo vicini sia a Udine che a Milano, le nostre famiglie si frequentavano spesso”.
IL RAPPORTO CON ZACCHERONI: “Zaccheroni è stato eccezionale. Mi ha fatto crescere tantissimo, sia come calciatore che come uomo”.
L’ACCOGLIENZA DEI COMPAGNI AL MILAN: “Al Milan ho trovato giocatori straordinari come Maldini, Costacurta, Albertini, Donadoni, Seba Rossi, Ganz… Era un gruppo italiano fortissimo”.
IL CLIMA FAMILIARE: “Mi hanno fatto sentire subito a casa. È stato merito anche della società, che curava ogni dettaglio”.