GLIEROIDELCALCIO.COM (Rocco Calandruccio) – Continua il nostro viaggio nel calcio che fu, ricordando i giocatori stranieri che hanno militato nella nostra Serie A degli anni ottanta e novanta. Questa volta vogliamo parlarvi di Georges Grun, imponente difensore belga, protagonista nei primi anni novanta con il Parma di Nevio Scala. Cresciuto nell’Anderlecht e capitano della nazionale belga, Grun approda in Italia come uno dei migliori colpi dell’estate del novanta, reduce dal mondiale che si disputò proprio nel bel paese. Il Parma di Scala, si apprestava a vestire i panni di matricola nel massimo campionato.
La formazione parmense, era un mix tra giovani di belle speranze e giocatori d’esperienza. Tra gli elementi di maggior esperienza c’era Georges Grun, il quale ha vestito la maglia dei ducali per quattro stagioni, totalizzando 109 presenze e 9 reti, uno di questi decisivo nella vittoria contro il Napoli sculettato di Maradona. Nei quattro anni vissuti in Emilia, Georges diventa il perno della difesa gialloblu, venendo utilizzato da Scala anche nel ruolo di mediano. Il forte difensore belga, arricchisce il suo palmares vincendo con il Parma tre trofei, vale a dire Coppa Italia (1992), Coppa delle Coppe (1993) e Supercoppa Europea (1993). Il 1993 è stato un anno da dimenticare per Grun a livello personale, a causa della tragica morte della sua bambina dopo soli tre mesi di vita, oltre che per il brutto infortunio al menisco.
L’avventura di Georges Grun a Parma termina dopo quattro stagioni, infatti nell’estate del 1994 torna in Belgio nuovamente all’Anderlecht. In patria il difensore belga ci rimane solo per due stagioni, svincolandosi nell’estate del 1996, per far ritorno in Italia. Il suo ritorno in Italia è ancora in Emilia, ma alla Reggiana, neo promossa in Serie A. In quella estate, l’acquisto di Grun da parte della Reggiana fu tra i più onerosi, ma non era più quel giocatore ammirato al Parma. Il matrimonio tra il belga e la Reggiana durò malapena una stagione, non venendo addirittura più pagato dalla società dal febbraio del 1997.
Quel campionato finì nel peggiore dei modi per la società emiliana, retrocessa in cadetteria e con Grun che decise di appendere gli scarpini al chiodo. La scelta di firmare per la Reggiana, che poi si rivelò sbagliata da parte di Grun, fu vista dalla tifoseria del Parma come un tradimento, ma lo stesso difensore belga non sapeva della forte rivalità tra le due tifoserie, così dichiarò in un’intervista che gli fecero dopo il suo ritiro dal calcio professionistico. Oggi Grun fa il commentatore televisivo in Belgio, a distanza di anni però viene ricordato ancora come uno dei più forti difensori visti in Italia. Merito della sua fisicità, qualità e intelligenza calcistica.