GLIEROIDELCALCIO.COM (Rocco Calandruccio) – Continua il nostro viaggio attraverso il calcio che fu, ricordando i giocatori stranieri che hanno militato nella nostra Serie A, tra gli anni ottanta e novanta. Questa volta vogliamo parlarvi di Robert Prytz, centrocampista svedese, che in Italia ha giocato per cinque anni con le maglie di Atalanta e Verona. Giocatore veloce, con buone qualità offensive e gran fiuto del goal. Arriva a Bergamo nell’estate del 1988, dove gioca insieme al suo connazionale Glenn Stromberg, mettendosi in luce e contribuendo alla qualificazione in Coppa Uefa della formazione bergamasca, guidata da Emiliano Mondonico. L’avventura di Prytz all’Atalanta dura soltanto una stagione, venendo ceduto al Verona in cambio dell’argentino Caniggia.
Robert, veste la maglia degli scaligeri per quattro stagioni, totalizzando 122 presenze e 20 reti. Nei suoi quattro anni con i gialloblu, molti alti e bassi. A parte la promozione in Serie A, conquistata nel 1991 con Eugenio Fascetti in panchina, Prytz con il Verona ha rimediato due retrocessioni in cadetteria, chiudendo con una stagione anonima e deludente, che non ha consentito il ritorno degli scaligeri nella massima serie. Conclusa l’esperienza italiana, Prytz torna in patria, per poi militare nei campionati svizzeri e scozzesi. Non male il suo ruolino con la nazionale svedese, dove vanta 56 presenze e 13 reti realizzate. Chiude la sua carriera nel 2001 all’età di 41 anni, con gli scozzesi del Hamilton Academical. Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex centrocampista svedese, intraprende per un breve periodo la carriera di allenatore, preferendo poi di lasciare definitivamente il mondo del calcio professionistico. Oggi Robert Prytz, si occupa da diversi anni della pulizia e l’istallazione dei rubinetti della birra, lavoro che lo porta a viaggiare per tutta la Svezia.
Nel tempo libero, Robert è molto attivo nel sociale, prendendo parte a partite di beneficienza che vengono disputate in tutto il paese scandinavo, insieme a personaggi dello spettacolo ed ex calciatori. Ancora oggi, l’ex centrocampista di Atalanta e Verona, conserva bellissimi ricordi dell’Italia, ed è aggiornato sulla nostra Serie A, dichiarando in un’intervista la sua felicità per l’ottima stagione disputata dalle sue ex squadre. Siamo contenti di aver ricordato in questa nostra rubrica, uno degli di stranieri di quell’epoca che ha lasciato una traccia nel nostro campionato, ritenuto in quegli anni il più bello e importante del mondo.