Totò Schillaci, l’attaccante di Messina, Juventus, Inter e grande protagonista delle “Notti Magiche” ha rilasciato una intervista al posticipo.it, di seguito alcuni estratti:
[…] Quando guardo le partite di campionato e la Champions League mi viene voglia di tornare indietro, […] Sono contento e felice per quello che ho fatto, ma adesso il calcio mi manca molto.
[…] il mio obiettivo era intraprendere questa professione […] la scuola non mi piaceva e quindi ho preso con serietà l’idea di fare il giocatore. Il calcio per me è stato tutto, è stata la mia vita e l’ho fatto con grande professionalità.
[…] Quando sono stato acquistato dal Messina avevo 17 anni: ero un ragazzino. […] Sono stati sette anni fantastici. Messina è stato il mio trampolino di lancio e ringrazio le persone con cui ho condiviso quel momento: ho vinto due campionati e la classifica dei marcatori. Messina mi ha adottato: è la città in cui sono nato calcisticamente. Lì ho avuto degli allenatori straordinari come Scoglio e Zeman. […] Sono un tifoso bianconero fin da piccolo: lasciare il Messina dopo sette anni e andare alla Juve per me è stato straordinario. Ho coronato un sogno che avevo dentro di me da sempre. Non mi aspettavo di riuscire a realizzarlo: ciascuno di noi ha grandi sogni, ma non tutti riescono a farcela. Volevo indossare la maglia bianconera da bambino. Con tanti sacrifici, duro lavoro e gli insegnamenti di tanti professionisti alla fine sono andato alla Juve.
[…] È una cosa normale: quando finisce un rapporto di tre anni e la Juve decide di cederti a una società come l’Inter tu da grande professionista devi accettarlo. Sono stato entusiasta di quel trasferimento: l’Inter mi ha accolto, la società mi ha voluto. Purtroppo sono stati due anni di infortuni e non sono riuscito a dare il mio contributo e provo rammarico per questo […]
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