Finalmente, arriva in collezione una maglia a lungo sognata. Quella del Milan dei primi anni 80: una bellissima lanetta appartenente alla stagione 1981-82.
Una maglia bianca da trasferta a maniche corte ma con dei bellissimi inserti rossoneri che ritroviamo sul colletto e sulle spalle. Lo sponsor è quello della Pooh. Era un marchio di jeans all’epoca molto in voga. Il brand fu creato nel 1972 dai fratelli Castelletti. Un’azienda capace di impiegare circa 2500 persone nel momento di maggior espansione del marchio.
Milan: particolare del numero
Lo sponsor è stampato in una vernicetta molto lucida. Lo stemma dello sponsor, una sorta di foglia di fico stilizzata, lo ritroviamo anche alla base del colletto nella parte sinistra. Accanto allo sponsor, troviamo il diavoletto in vellutino di colore rosso e, nella parte sinistra la stella di colore giallo, sempre in vellutino che sostituì, da quella stagione, la stella in canottiglia.
Milan: fronte maglia
A differenza che nella versione rossonera, non troviamo nell’interno della maglia l’etichetta del maglificio di produzione, Irma con sede a Reggio Emilia (sebbene questo dettaglio non fosse sempre presente anche nella versione home della maglia) ma solo l’etichetta Bayer. Il numero sul retro è di colore nero ed è, come il diavoletto stilizzato e la stella, anch’esso in vellutino.
Walter Novellino di spalle dopo la vittoria a Marassi (tratto da “Maglia rossonera”)
Il Milan utilizzò in campionato questa maglia, nella stagione 1981-82, solamente due volte: la prima fu a Bologna l’11 ottobre del 1981, con gara chiusa a reti inviolate (in foto un’azione del match) e la seconda fu in occasione del blitz esterno a Marassi contro il Genoa del 18 aprile 1982, quando al vantaggio rossoblù di Massimo Briaschi, replicarono prima Aldo Maldera, poi un rigore di Franco Baresi.
Walter Novellino nella stagione 1981-82
Il Milan nella stagione 1981-82: maglie top, stagione da dimenticare
In entrambe le partite, il numero 8 era sulle spalle del centrocampista irpino (nativo di Montemarano) Walter Alfredo Novellino, soprannominato Monzon, per la somiglianza con il famoso ex pugile argentino. Cresciuto in Brasile, dove si trasferì con la famiglia, si è affacciato nel grande calcio con il Torino nella stagione 1972-73 per poi affermarsi a Perugia, squadra dove ha vissuto il maggior numero di stagioni.
Bologna-Milan 1981-82 (si riconoscono Tassotti, Colomba e Moro)
Poi quattro stagioni in rossonero, dove furono gioie e dolori, dallo scudetto della stella nella stagione 1978-79, quella dell’imbattibilità del suo Perugia e due retrocessioni, una a tavolino per la triste vicenda del calcioscommesse e poi quella sul campo, proprio nella stagione in cui fu usata questa maglia, l’ultima a Milanello prima di passare all’Ascoli di Rozzi. Walter è ricordato ed amatissimo anche come allenatore, dove, in circa un decennio, conseguì ben quattro promozioni, a partire dal miracolo del piccolo Gualdo, portato in C1 nel 1994 e in finale playoff per la B nel 1995, poi persa ai rigori, Venezia, Piacenza, Sampdoria e Napoli, quando riuscì nella difficile promozione degli azzurri in serie A nella stagione 1999-2000 nonostante una gestione societaria molto complicata, che, infatti, con una serie di scelte scellerate vanificò tutto il lavoro del tecnico nella stagione successiva.
Genoa-Milan (Baresi esulta dopo il penalty trasformato)
Milan: le cause della debacle
Come detto, il Milan nella stagione 1981-82 (annata della maglia che vi sto presentando), retrocedette nella serie cadetta. Nelle ultime partite, i rossoneri fecero un disperato recupero totalizzando 8 punti in 10 gare ma non bastò per la salvezza. Fatale fu il pareggio del Genoa sul campo del Napoli con il sospetto errore del “giaguaro” Castellini ed il pareggio di Mario Faccenda che valse la salvezza ai liguri, con la conseguente nascita del gemellaggio tra tifoseria azzurra e rossoblù terminato nel 2019 dopo 37 anni: una rete che vanificò la disperata rincorsa rossonera. Una delusione amara quanto inaspettata per i supporters rossoneri, che solo quattro giorni prima avevano esultato per la conquista della Mitropa Cup dopo la vittoria a San Siro contro i cecoslovacchi del Vitkovice.
Varie furono le cause di quella debacle. Certamente lo scarso feeling creatosi tra squadra e il sergente Gigi Radice. L’allenatore venne poi sostituito da Italo Galbiati dopo la sconfitta interna contro l’Udinese del 24 gennaio 1982. La scarsa vena realizzativa dello “squalo” Jordan, neoacquisto dal Manchester United. La misteriosa malattia del “kaiser” Franco Baresi che lo tenne fuori dai campi per circa quattro mesi. Queste furono tra le principali cause della debacle del Diavolo. Il Milan, nella stagione 1981-82, cambiò anche proprietario ed arrivo Giussy Farina. Sarà un altro cambio al vertice, quattro anni dopo, a far volare il club di Via Turati nell’Olimpo del calcio europeo e mondiale…
Grazie al mio caro amico che mi ha concesso di portare a casa questa maglia magnifica!
Classe 1981, sposato con Federica, svolge la sua attività professionale presso una società multinazionale nel settore “Legale”. Appassionato di calcio con un cuore diviso a metà: la Cavese e il Napoli.
Collezionista di maglie preparate/indossate da club italiani e nazionali maggiori negli anni ‘70 e ’80.
Per GliEroidelCalcio racconta la sua collezione ...