La rubrica “Una maglia, una storia …” ci racconta oggi la favola del Francavilla …
per GLIEROIDELCALCIO. COM Enrico Di Mauro
Il calcio, almeno quello tradizionale, ha spesso regalato vicende di piccole squadre che in un determinato momento storico raggiunsero traguardi impensabili riuscendo a confrontarsi con gli squadroni più titolati d’Italia. Negli anni Ottanta era un fenomeno che succedeva spesso, grazie alla formula della Coppa Italia, molto meno elitaria di quella attuale, che prevedeva dei gironi preliminari di qualificazione a cui partecipavano tutte le squadre. Era quindi possibile che la Juventus di Platini perdesse contro il Campobasso o l’Inter di Altobelli e uscisse con le ossa rotte dal “Fratelli Ballarin” di San Benedetto del Tronto, vuoi per i carichi pesanti di preparazione o semplicemente per una mera sottovalutazione dell’avversario di categoria inferiore.
Ed è proprio una di queste romantiche favole che oggi voglio raccontare: prima dell’epopea del Castel di Sangro, un paesino di cinquemila anime che arrivò in serie B alla metà degli anni Novanta, un decennio prima, un’altra piccola squadra abruzzese si affacciò al grande calcio: si tratta del Francavilla del vulcanico presidente Emidio Luciani.
La squadra di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti ma praticamente attaccata a Pescara, ebbe il suo apogeo a metà anni Ottanta ed in particolare nella stagione 1983-84 quando gli uomini di Lamberto Leonardi mancarono di un solo punto la promozione in B, piazzandosi con 41 punti finali al terzo posto del girone B della Serie C1 dietro il duo pugliese Bari-Taranto. Quell’ottimo campionato valse la partecipazione dei giallorossi alla Coppa Italia dell’anno successivo ed il Francavilla venne inserito nel gruppo 2 con Pisa, Avellino, Bologna, Spal e l’Inter di Rummenigge e Spillo Altobelli.
Il Francavilla che scese in campo il 29 agosto 1984 contro l’Inter
Fu così che un intero paese visse il sogno di confrontarsi con i nerazzurri alla Scala del calcio il 29 ottobre 1984 in un “Meazza” gremito come si può notare dalle foto: paradossale il fatto che ci fossero più spettatori di quella partita, in una calda sera di fine agosto rispetto al numero degli abitanti del comune di Francavilla (25000 circa).
Quella partita finì 3-1 per i padroni di casa: andarono a segno Altobelli due volte e Pasinato per l’Inter, mentre per gli abruzzesi la rete della bandiera fu realizzata da Alessandro Susi. Troppa la differenza in campo ma quella partita ancora oggi è ricordata da chi c’era quella sera a Milano e in genere da tutti gli appassionati del Francavilla.
La maglia è ovviamente di produzione Ennerre come da tradizione con delle bande rosse sulle maniche, il colletto bianco con due strisce gialle e rosse, reca lo sponsor iconico Luciani Edilizia, con tanto di cazzuola stilizzata (!), vale a dire la ditta di costruzioni del presidente Emidio Luciani, che edificò tantissimo in quelle zone e volle regalare alla cittadina una squadra che potesse competere ad alti livelli e gli va dato atto che per un po’ di tempo ci riuscì…
La maglia in mio possesso è uguale a quella scesa in campo a Milano, anche se fu utilizzata nell’ultima partita di campionato Cavese-Francavilla allo stadio “Simonetta Lamberti” della mia Cava de’ Tirreni, il 9 giugno 1985, terminata 2-0 in favore degli ospiti già mestamente retrocessi in serie C2 al cospetto di una Cavese senza più stimoli. La maglia fu presa da un tifoso aquilotto durante la consueta invasione di campo di fine campionato e conservata tutti questi anni.
Il numero 2 dovrebbe essere stato indossato dal difensore Massimo Peveri; come da tradizione anche qui abbiamo testimonianza di un riadattamento: la maglia, infatti era in precedenza una numero 20: lo 0 fu scucito e il numero 2 fu rimesso in posizione più centrale.
Gigi Pierleoni svetta di testa nell’area di rigore, Altobelli e Rummenigge osservano
In una foto di gioco della partita di Milano, insieme ad Altobelli e Rummenigge, vediamo curiosamente svettare con lo stesso numero 2 il capitano della squadra Gigi Pierleoni che di solito vestiva la maglia numero 5, che sostituì Peveri, quella sera assente. Del capitano Pierleoni ho la fortuna di possedere la sua maglia della precedente stagione 1983-84, come detto, la migliore della storia del Francavilla.
Classe 1981, sposato con Federica, svolge la sua attività professionale presso una società multinazionale nel settore “Legale”. Appassionato di calcio con un cuore diviso a metà: la Cavese e il Napoli.
Collezionista di maglie preparate/indossate da club italiani e nazionali maggiori negli anni ‘70 e ’80.
Per GliEroidelCalcio racconta la sua collezione ...