Questa settimana il nostro Enrico Di Mauro torna con una splendida maglia … la Ternana 1986/87
Finalmente posso condividere una maglia di una tra le squadre da me più ricercate in assoluto. La ricerca è stata difficile perché per rappresentare la Ternana, c’era bisogno di una maglia speciale che avesse qualche segno identificativo. In verità, già i colori sociali della squadra umbra, il rosso e il verde, la rendono inconfondibile, tuttavia volevo almeno una maglia con lo stemma o con lo sponsor, che la rendesse ancora più riconoscibile. È capitata l’occasione di prendere questa bellissima maglia da trasferta della stagione 1986-87 che ho colto al volo.
La squadra rossoverde disputò in quella stagione il campionato di serie C2 girone C ed era a forte connotazione laziale: innanzitutto il mister era il compianto Mario Facco, ex giocatore biancoceleste oltre che poi nota seconda voce nel posticipo del lunedì sera delle partite di serie C su Rai Sport Sat, ma anche la rosa era di tutto rispetto, potendo vantare tra le propria fila il talentuoso Vincenzo D’Amico, ormai a fine carriera, a cui dedico questo post con l’augurio di una pronta guarigione, la giovane seconda punta Paolo Di Canio, proveniente dal settore giovanile biancoceleste e l’attaccante Antonio Ravot.
La Ternana sfiorò la promozione in C1, arrivando terza dietro Vis Pesaro e Francavilla, risultando il migliore attacco del girone.
La maglia è in acrilico pesante a manica corta: la maglia, manco a dirlo, è di produzione Ennerre e reca tre strisce orizzontali rossoverdi per richiamare i colori sociali del club, colori, come detto, atipici che richiamano quelli del comune di Terni.
Sulla destra della maglia troviamo lo stemma plastificato, rappresentato da una viverna, noto anche come “Drago Thyrus”, raffigurata in giallo su sfondo rossoverde. Si tratta di un animale mitologico simile ad un drago da cui differisce per il fatto di essere privo delle zampe posteriori. Il simbolo deriva dal fatto che la squadra rossoverde è soprannominata “Le Fere”. Tale soprannome deriva da quello della squadra della stagione 1963-64, quando raggiunse la Serie C dopo anni di anonimato in Quarta Serie. L’attaccante di quella squadra, Sergio Tonini, era soprannominato appunto “la fera” a causa del suo ardore agonistico in campo. Fera in dialetto locale vuol dire infatti “fiera”, “bestia”, “belva” e dunque questo nome passò poi a tutta la squadra. Da allora l’urlo di battaglia di tutti i tifosi rossoverdi è appunto il “Fere! Fere!”
Lo sponsor in vernicetta era una rete televisiva locale ternana, appunto Telecittà Euro Tv.
Il numero 8, cucito in rosso sul retro della maglia, in quella stagione era abitualmente indossato da Fortunato Torrisi, centrocampista siracusano, anch’egli ex laziale, famoso per il gol che diede il successo al Torino nel celebre derby della Mole della stagione 1982-83 in cui i granata di Bersellini, rimontarono la Juve con tre gol in soli quattro minuti vincendo 3-2.