Una maglia, una storia … torna oggi come ogni giovedì … oggi si parla di TRIESTINA …
La maglia di oggi è davvero sul podio di quelle mie preferite.
Personalmente ho spesso apprezzato le maglie da trasferta, più rare e particolari, rispetto ai modelli “home”, più utilizzati durante il corso dei vari campionati.
Questa è la magnifica maglia della Triestina da trasferta utilizzata per diverse partite della stagione 1984-85. In particolare, questo modello in verde è stato utilizzato nella maggior parte delle trasferte di quel campionato, dato che curiosamente, la maggior parte delle divise degli avversari degli alabardati avevano affinità cromatiche con le tradizionali maglie biancorosse utilizzate dai giuliani.
In particolare, questo modello a manica corta è sceso in campo a Padova, Bologna, San Benedetto, Varese e nell’ultima gara di campionato a Campobasso il 16 giugno 1985.
Fu quella la stagione in cui i biancorossi di Mister Giacomini andarono vicinissimi al ritorno in serie A, terminando la stagione a 47 punti, due in meno rispetto al Bari promosso. Grandi protagonisti di quell’anno fu l’amatissimo bomber Franco De Falco che con i suoi 16 gol fu il cannoniere della squadra. Accanto a lui, con il numero 11, appunto quello di questa maglia, si avvicendarono principalmente il bomber molisano Nicola D’Ottavio che, a dire il vero, fece meglio in altre piazze rispetto a quella di Trieste e Giorgio De Giorgis, uno dei protagonisti della promozione in B di due anni prima, reduce dagli 11 gol del campionato precedente.
La maglia, prodotta dal Maglificio Lama, è straordinaria come si può già vedere dalle foto: a dire il vero assomiglia più ad una maglia da ciclismo con questa banda rossa orizzontale al centro della maglia, il cui punto forte è il ricamo sia dello sponsor Fissan che dell’alabarda stilizzata sia al centro della maglia (chiamato “Cocal” vale a dire gabbiano data la forma rassomigliante dell’alabarda stilizzata all’uccello marino) che su entrambe le maniche.
Come noto, l’alabarda stilizzata di San Sergio, è il simbolo della città di Trieste: la leggenda narra che l’alabarda scese dal cielo direttamente nella piazza centrale della città il giorno del martirio di San Sergio nel 336 a.C. Quest’arma era ritenuta invincibile in guerra ed è tuttora conservata presso la cattedrale di San Giusto a Trieste. Anche il numero sul retro è molto particolare, fatto di una leggera stoffa cucita alla lanetta della maglia.
Per questa maglia devo solo ringraziare l’amico e collezionista Gianluigi Dell’Olio che mi ha consegnato la maglia durante un bellissimo pranzo vista mare avvenuto nella bellissima Mattinata, ridente località sul Gargano.
Classe 1981, sposato con Federica, svolge la sua attività professionale presso una società multinazionale nel settore “Legale”. Appassionato di calcio con un cuore diviso a metà: la Cavese e il Napoli.
Collezionista di maglie preparate/indossate da club italiani e nazionali maggiori negli anni ‘70 e ’80.
Per GliEroidelCalcio racconta la sua collezione ...