REPUBBLICA (Gianni Mura) – […] Si va a Casale Monferrato. Con Alessandria, Pro Vercelli e Novara formava il famoso Quadrilatero, vertice del nostro calcio nel primo ventennio del secolo scorso. Fu fondato nel dicembre 1909, vinse lo scudetto nel 1914 (7-1 e 2-0 alla Lazio). Fu la prima squadra italiana a batterne una inglese, 2-1 al Reading il 14 maggio 1913. […] Il Reading che in quella tournée sconfisse il Genoa, il Milan e anche la Nazionale. Lo fondarono Raffaele Jaffe e alcuni suoi studenti dell’Istituto tecnico Leardi. Scelsero la maglia nera, in opposizione a quella bianca della Pro. Ci servirà una buona stella, disse uno dei giocatori prima che cominciasse l’avventura. «La metteremo sulla maglia» disse Jaffe, che fu anche il primo presidente. E così il calciatore-socio fondatore Luigi Cavasonza ritagliò nella carta undici stelle bianche a cinque punte che furono incollate all’altezza del cuore. Jaffe era ebreo. Sposò una ragazza cattolica, si convertì, fu battezzato ben prima dell’entrata in vigore delle leggi razziali. Cosa che non fermò il suo trasferimento, l’internamento al campo di Fossoli, dove conobbe Primo Levi e restò circa cinque mesi. Per la legge italiana non poteva essere deportato, per quella tedesca sì. Il 6 agosto ’44 sale sul treno per Auschwitz, quando arriva è giudicato vecchio e inutile, utile solo per essere un numero in più nel genocidio. L’8 agosto gli dicono che bisogna fare una doccia ed entra nel forno. Un lettore nato a Casale, ebreo, dai primi di novembre ha scritto al Casale chiedendo se si poteva ricordare Jaffe con una stella gialla al posto di quella bianca. Mi documenta le risposte ai suoi messaggi dell’11 novembre: le faremo sapere. Del 21 e del 26, nulla. Del 2 dicembre: non ci sono i tempi per le maglie nuove, forse per la Giornata della memoria. Bene, dice lui, e scrive il 28: nessuna risposta. L’8 gennaio: nessuna novità, la terremo informata. Il 7 febbraio il lettore capisce che la maglia non si farà e suggerisce di consegnare al capitano avversario il libro Presidenti di Massimiliano Castellani e Adam Smulevich, che scrivono anche di Jaffe. Al 5 febbraio, nessuna risposta. Volendo, sarebbe bastato fare come Cavasonza: carta gialla e una forbice. Volendo […]