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Valenciano, il colombiano che l’Atalanta prese al posto di Asprilla

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Mediapolitika è l’articolo Amarcord del Lunedì. Questa settimana si parla di Valenciano, il colombiano dell’Atalanta che venne scelto al posto di Asprilla. Ecco un estratto.

[…] Quando l’Atalanta prepara la stagione 1992-93 deve fare i conti con una sorta di rivoluzione: tanto per cominciare, è cambiata la guida tecnica, via Bruno Giorgi e dentro Marcello Lippi, e soprattutto sono andati via elementi storici della squadra, come ad esempio lo svedese Stromberg che ha lasciato l’attività, o gli attaccanti Bianchezi (autore di 8 reti nel campionato 91-92) e Caniggia, passato alla Roma dopo un lungo corteggiamento e dopo tre stagioni ricche di soddisfazioni e gol a Bergamo. […] Sul taccuino dei dirigenti dell’Atalanta c’è un nome in particolare a stuzzicarli: Faustino Asprilla. […] A destare curiosità, infatti, c’è anche un altro attaccante che si chiama Ivan Renè Valenciano, classe 1972, autore di 44 reti negli ultimi 4 anni con la maglia del Junior Barranquilla e capocannoniere del girone sudamericano di qualificazione alle Olimpiadi. Le recensioni sono positive, Valenciano può occupare diverse zone dell’attacco ed ha una qualità tecnica molto buona. C’è da scegliere. […] E alla fine sceglie pure l’Atalanta che acquista Ivan Valenciano al posto di Faustino Asprilla che, come sappiamo, finirà al Parma dove vincerà quasi tutto diventando anche un discreto bomber della serie A.

[…] L’Atalanta chiude il campionato 92-93 al settimo posto e sfiora la qualificazione in Coppa Uefa. Valenciano chiude la sua stagione con 5 presenze, nessun gol e l’etichetta di bidone stampata addosso e che nessuno gli toglierà mai. In estate l’attaccante tornerà in patria dove qualche gol lo segnerà ancora (29 fra il 1999 ed il 2000 nell’Independiente di Medellin) e dove giocherà sino al 2009, pochi anni dopo essere stato fermato ed arrestato dopo una rissa, culminata con qualche colpo di pistola esploso. Quel giorno il nome di Ivan Renè Valenciano tornerà nelle cronache bergamasche dove qualcuno dirà: solo da noi non ha esploso neanche un colpo. La buttano sul ridere. E’ meglio.

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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan)

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