Le dichiarazioni sono di quelle importanti, il calciatore in questione è un pezzo da novanta.
Quando il taciturno Van Basten parla c’è da ascoltare, soprattutto perché quel “cigno” d’attacco fu uno dei protagonisti dell’epoca d’oro del calcio mondiale.
In una intervista in esclusiva concessa al quotidiano spagnolo AS, l’olandese ha rilasciato delle dichiarazioni sul suo passato italiano e sul mancato passaggio al Barcellona.
L’allenatore dei blaugrana, sul finire degli ’80, era il suo mentore Cruijff; naturale, quindi, l’interessamento dei catalani … “Si, è vero. Ci furono contatti con Johann ma in quel momento il campionato italiano era migliore di quello spagnolo, io mi trovavo molto bene al Milan e non credo che Berlusconi mi avrebbe lasciato partire”.
Poi una domanda su mister Sacchi … “Sacchi era ossessionato dalla tattica. Pensava 24 ore al calcio”.
Infine il suo personale pensiero sullo Scudetto del 1990 … “Fu nel ’90, credo. La nuova regola permetteva di partecipare alla Coppa dei Campioni sia ai vincitori dell’anno prima, sia ai vincitori del campionato. Noi avevamo vinto la Coppa dei Campioni e fecero di tutto per non farci vincere il campionato e mandare due squadre italiane nella massima competizione. Gli errori arbitrali contro Milan, Inter e Verona furono incredibili e i favori al Napoli costanti. La partita che gli è stata regalata a Bergamo contro l’Atalanta per l’episodio di Alemao fu qualcosa di tremendo. Il Napoli ha vinto quello scudetto negli uffici”.
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