GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto) – Nel Verona che nella stagione 1967-’68 conquistava la promozione nella massima serie ha disputato 32 partite Sergio Petrelli successivamente campione d’Italia con la Lazio. Di quella squadra scaligera facevano parte anche Gianni Bui, che aveva esordito in A con i biancocelesti, ed Elio Rinero, un’annata a Roma dopo quel campionato. Con il club della Capitale ha salutato l’Italia Sergio Clerici, in precedenza giocatore dell’Hellas. Anche Vito D’Amato -una stagione e mezza in riva all’Adige- ha debuttato nella massima serie con la Lazio. Più di una stagione in riva al Tevere e una in gialloblù per Giambattista Moschino.
Nel 1977 esordiva con gli scaligeri Arcadio Spinozzi, in seguito sei stagioni in biancoceleste: quando con il club della Capitale disputava il primo campionato da titolare Claudio Garella, portiere dello storico tricolore del Verona. Una stagione a Tor di Quinto e una con l’Hellas per Nicola Ciccolo, Massimo Storgato e l’uruguaiano Nelson Gutierrez. Un’annata in Veneto da calciatore per Luciano Spinosi, successivamente alla Lazio come vice di Eriksson e da collaboratore tecnico. Quando i biancocelesti tornavano in A nel 1988 Giuseppe Galderisi aveva fatto registrare 33 presenze: ovvero uno dei protagonisti dello scudetto gialloblù. Nel 1989 arrivavano alla Lazio dal Verona Roberto Soldà e l’argentino Pedro Troglio.
Percorso inverso per Antonio Elia Acerbis, uno degli ‘Eroi del meno nove’: l’allenatore di quell’impresa era Eugenio Fascetti, poi tecnico degli scaligeri. Prodotto del vivaio biancoceleste, Ernesto Calisti ha giocato nel massimo campionato anche con l’Hellas. In riva all’Adige ha terminato la carriera Silvano Martina, portiere dei capitolini della stagione 1987-’88. Cinque annate alla Lazio e una in riva all’Adige per Roberto Bacci. Nel primo anno sulla panchina della Lazio Zeman fece esordire Giuseppe Colucci, sei campionati in gialloblù dal 1996 al 2002.