(METROPOLITANMAGAZINE.IT di Gennaro Iannelli – Foto METEOWEB.EU)
Gianluca Vialli è stato, per molto tempo, uno dei migliori attaccanti del mondo. Ha vinto scudetti e coppe ma, ultimamente, sembra aver vinto la sua battaglia contro un male difficile da sconfiggere. Il sito Metropolitanmagazine ci racconta la storia del giocatore e dell’uomo. Ecco un estratto.
[…] Gianluca Vialli ce l’ha fatta ancora una volta. Ha sconfitto un tumore al pancreas che lo ha tenuto “sotto scacco” per più di due anni e di cui lui ha mostrato fieramente i segni sul volto e nel fisico.
[…] “Giravo con un maglione sotto la camicia, perchè gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano”.
[…] Neanche l’avversario più ostico, che gli covava dentro senza lasciargli altra arma che non fosse la speranza, è riuscito a vincere la resilienza di un uomo abituato ad affrontare con coraggio gli ostacoli che si è trovato davanti sia come persona che come calciatore.
[…] Che tipo di giocatore è Gianluca Vialli?
[…] Prima di diventare un “gemello del gol” insieme a Roberto Mancini, Vialli veniva impiegato da ala destra con compiti di farsi tutta la fascia per andare a dare una mano dietro. Eppure era già evidente che il gol facesse parte del suo corredo genetico. […] grazie all’illuminazione di Vujadin Boskov, Vialli si trasformerà definitivamente in centravanti e, in coppia con Mancini, si affermerà quale miglior attaccante del panorama calcistico nostrano.
[…] I Mondiali del 1990 li giochiamo in casa e Vialli è il perno atteso su cui deve ruotare la Nazionale di Vicini. Ma già dalla prima partita con l’Austria si capisce che la storia sarà diversa.
[…] Vialli ha fallito […] ma quale miglior riscatto di uno Scudetto vinto l’anno dopo? […] Vialli si laurea capocannoniere del torneo con 19 reti.
[…] Le accuse di doping
[…] Zdenek Zeman: […] il calcio è viziato dall’abuso di farmaci che alterano le prestazioni degli atleti.
[…] Vialli, tra i più coinvolti, ne uscì ancora una in grande stile. Dimostrò che il segreto dei suoi successi risiedeva nella passione e nell’impegno dedicato quotidianamente alla cosa che amava di più: il calcio.
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