GLIEROIDELCALCIO.COM (Andriy Sokolovskiy) – La prima volta che un club sovietico incontrò un club italiano fu nel primo turno della Coppa dei Campioni 1966-67: i calciatori del Torpedo Mosca, nonostante alcune buone occasioni, non riuscirono a segnare nelle due partite contro Giuliano Sarti, portiere dell’Inter.
Il primo giocatore sovietico, che segnò un gol nelle competizioni europee contro una squadra italiana fu Viktor Serebryanikov, il trequartista della Dynamo Kyiv che fece gol alla Fiorentina nel 1969.
Victor nacque il 29 marzo 1940 nella città di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina. Il giocatore, soprannominato “Serebro”, argento, aveva iniziato la sua carriera con il club locale “Metallurg”. Dal 1959 al 1971 ha fatto parte della Dynamo Kyiv, vincendo 5 campionati, ha fatto anche parte della nazionale sovietica in tre Mondiali: 1962, 1966, 1970.
Serebryanikov è diventato famoso come un eccellente interprete dei calci di punizione; disse di aver imparato dal Sud America, in particolare, guardando il cileno Jorge Toro. A proposito, Toro è stato il primo cileno nella storia della Serie A italiana. Ha anche preso parte a Italia – Cile, nota come la Battaglia di Santiago.
Adesso torniamo alla partita tra Dynamo e Fiorentina. Le compagini si sono affrontate al secondo turno della Coppa dei Campioni. La prima partita si disputò a Kiev il 12 novembre 1969. Al 36′, Luciano Chiarugi segnò il primo gol dopo una splendida combinazione con Amarildo. Al 57’ Serebryanikov trafisse Franco Superchi con una punizione incredibile. Ma al 69’ Mario Maraschi fece l’1-2. A Firenze finì a reti inviolate e la squadra di Bruno Pesaola superò il turno.
Poco prima della sua morte, avvenuta il 12 novembre 2014, Viktor ha rilasciato un’intervista molto “delicata” in cui, in particolare, ha parlato delle “combine” in URSS: “Quattro giornate prima della fine dell’alta lega sovietica nel 1966, Anatoly Banishevsky e Eduard Markarov, i giocatori dell’Azerbaigian “Neftyanik”, vennero da me. Mi diedero un sacco di soldi in quel tempo, 80mila rubli! Un’enorme quantità di denaro! Gli azeri volevano il secondo posto e la Dynamo Kyiv era già diventata la squadra campione. Ho riunito i giocatori principali della squadra e abbiamo deciso tutti di perdere quella partita, ma non abbiamo detto nulla al capo allenatore Viktor Maslov. Il giocatore della Dinamo Anatoly Byshovets era in gara per il titolo di capocannoniere e segnò due gol a “Neftyanik” nel primo tempo. Durante la pausa, ho iniziato a urlare ad Anatoly, dicendo quello che stava facendo. Maslov rimase scioccato, non capendo perché ero così arrabbiato con il giocatore che aveva appena segnato due gol all’avversario. Ho risposto che Byshovets ha giocato egoisticamente, non mi aveva dato un solo pallone. Nella ripresa abbiamo subito tre gol di proposito. Viktor Maslov, non aspettò il fischio finale, accortosi che il risultato della partita era stato concordato. Dopo la partita, andai a casa dell’allenatore e gli diedi una parte di denaro. Maslov era infuriato, ma mi chiese di avvertirlo in futuro in caso di situazioni simili”.
Il 16 novembre 1966, la Dynamo a Kiev ha davvero giocato contro una squadra della città di Baku. Ma la partita si è conclusa con un punteggio di 2-1 a favore di “Neftyanik”. Il primo gol è stato segnato da Byshovets e gli azeri hanno risposto con colpi precisi di Banishevsky e Markarov. Evidentemente i ricordi, dopo così tanto tempo non erano precisissimi.
Alla fine il secondo classificato non è stato il “Neftyanik”, ma lo SKA (Army Sports Club) dalla città di Rostov-on-Don. Il capocannoniere è diventato il georgiano Ilya Datunashvili (“Dynamo”, Tbilisi), che aveva segnato 20 gol. Byshovets aveva segnato 19 gol. A proposito, Datunashvili ha segnato una tripletta nell’ultimo turno, giocando contro il Torpedo dalla città georgiana di Kutaisi, e anche su questa gara ci furono molti sospetti.