La Penna degli Altri

Zahovic e Drulovic, diamanti dell’est che fecero faville all’Europeo

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Tre calciatori dell’est che ebbero i loro momenti di gloria solo, o comunque, in occasione degli europei. Il Fatto Quotidiano ne racconta le gesta nell’articolo del venerdì dedicato al calcio di un tempo. Ecco un estratto.

[…] Un diamante maledetto, prima di essere perduto, è quello che ha iniziato a brillare in una notte del giugno 2000 a Charleroi. Ha il numero 10 sulle spalle e quell’andatura che lascia pochi dubbi su chi si ha di fronte: il sinistro che accarezza il pallone mentre con la testa alta si sfida il resto del mondo. Si chiama Zlatko Zahovic, gioca nella Slovenia di Srecko Katanec, per la prima volta agli Europei, e in un’ora ha portato la sua nazionale sul 3 a 0 all’esordio contro la Jugoslavia. Due gol bellissimi, una punizione pennellata per la testa di Pavlin e tante giocate fantastiche. L’Europa scopre Zlatko Zahovic, scopre che è un punto fermo del Porto e che nel repertorio ha qualcosa che gli riesce più facile delle giocate sopraffine. […] La Slovenia riuscirà a qualificarsi anche al mondiale del 2002 con Zahovic che riuscirà a farsi cacciare dalla nazionale per aver mandato a quel paese Katanec dopo la sostituzione contro la Spagna all’esordio.

[…] Un salto indietro: sul 3 a 0 per la Slovenia quella Jugoslavia magnifica si affida tutta a un altro sinistro niente male, quello di Ljubinko Drulovic. Compagno di squadra di Zahovic al Porto, ma soprattutto di Jardel che grazie ai suoi assist al bacio fa record di gol e incetta di premi. Un gol di sinistro, un’accelerazione delle sue per il 3 a 3 finale di Savo Milosevic: una partita che regala al mondo anche Drulovic. A questo contribuisce anche la gara bellissima contro la Spagna, con Ljubinko che pennella per il vantaggio di Milosevic e poi per il secondo vantaggio di Govedarica, in una gara che la nazionale di Boskov perderà all’ultimo minuto. Non sono note intemperanze di Drulovic, ma quell’Europeo, per Ljubinko, è arrivato tardi: ha quasi 33 anni, dopo un altro anno al Porto arriva la chiamata del Benfica per gli ultimi anni di carriera, nulla più. Un brillìo tardivo.

(ILFATTOQUOTIDIANO.IT di Cristiano Vella)

 

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